Approfondimenti
Avete presente la scena del film “una settimana da Dio” in cui l’attore Jim Carrey viene completamente ricoperto dai post-it? A parte l’estremizzazione da cinema che ci fa sorridere, la situazione non si allontana troppo dalla realtà: le scrivanie dei nostri uffici sono spesso costellate da memo colorati che diventano parte dell’arredamento, e non finiamo mai di aggiungerne di nuovi.
Durante il lockdown anche chi non aveva particolare maestria nella gestione del cellulare ha imparato a fare video chiamate ad amici e familiari, a seguire ricette online per mettersi alla prova in cucina, a guardare film direttamente da sotto le coperte, a seguire corsi di fitness su YouTube. Abbiamo appurato che la distanza sociale si assottiglia se rimaniamo connessi, che anche da casa possiamo migliorarci nelle conoscenze e nella forma fisica.
L’accessorio che non può mancare quando usciamo in questo periodo? Purtroppo in testa alla classifica dei più gettonati c’è la mascherina protettiva che, anche se personalizzata e colorata è sempre scomoda e soffocante, pur essendo indispensabile per tutelare la nostra salute.
In uno scenario totalmente stravolto rispetto a quello che ci immaginavamo per il 2020 ad inizio anno, ci stiamo rendendo conto di come siano già cambiate le nostre abitudini e di come la futura “normalità” a cui tutti agogniamo non sarà più la stessa del periodo pre-pandemia. La nuova realtà sarà fatta di maggiore attenzione alla cura personale, alla pulizia e sterilizzazione degli oggetti, al non ritrovarsi in luoghi troppo affollati senza le adeguate protezioni.